giovedì 18 aprile 2013

La tribuna di Treviso - Una marcia su Roma contro i suicidi

Gli artigiani Fornasier e Sepulcri faranno 600 chilometri a piedi: «Unitevi alla nostra iniziativa» 



 Più di seicento chilometri a piedi per dire basta ai suicidi per la crisi, per invitare gli imprenditori a condividere il loro problemi, per dire al Governo di darsi una mossa. Roberto Sepulcri, artigiano di 47 anni di Follina e l’amico Rolando Fornasier, fabbro di 52 anni di Solighetto, intraprenderanno questa marcia pacifica, direzione Roma a metà maggio, «contro il governo cieco e sordo, a sostegno di artigiani e imprenditori stremati e portati alla disperazione». Si parte da piazza degli Emigranti a Solighetto: i due cercano qualche sponsor, ma soprattutto altri titolari di aziende che si mettano in cammino con loro. Entrambi stanno facendo oramai da tempo i conti con la crisi: Roberto continua a tirare avanti l’attività con estrema fatica, Rolando, abilissimo fabbro, è stato costretto a chiuderla nel dicembre dell’anno scorso perché non c’era più lavoro. «Ogni giorno qualcuno si toglie la vita, mentre il Governo rimane inerte. Abbiamo deciso di andare a Roma a piedi per dire a tutti coloro che pensano al suicidio, di non farlo, una soluzione si trova, i problemi bisogna condividerli». Roberto racconta la sua vicenda: «Sono artigiano da 21 anni, abito a Follina, l’idea era di lasciare l’attività a mio figlio. Ora invece siamo entrambi sotto lo stesso tetto e senza un lavoro. E ho anche due bambini piccoli. Il paradosso è che non posso nemmeno chiudere l’attività perché non riesco a vendere l’attrezzatura, non la compra nessuno. E come me tanti imprenditori non riescono a chiudere l’attività perché hanno il mutuo». Lunedì Roberto inizierà un lavoro che gli frutterà 700 euro: una beffa dice, dato che le incombenze burocratiche gli sono costate 1.100 euro. «Come me tanti, la disperazione in giro si vede, la gente ha paura di confidarsi. E invece dobbiamo unirci, diventare solidali, parlarne». (s.g.) 


Fonte:tribunatreviso

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