giovedì 18 aprile 2013

Un elenco

TREVISO - Con le cinque persone che oggi si sono tolte la vita, si allunga sempre di più la già lunga lista di suicidi per la crisi economica. Imprenditori, operai, disoccupati, pensionati che non riescono più a vedere una via d'uscita dalla situazione difficile nella quale si trovano.

Numeri certi non ce ne sono, perché non sempre è possibile attribuire in modo certo a motivazioni economiche il gesto estremo di togliersi la vita, ma dall'inizio dell'anno sono già almeno venticinque.

10 gennaio - Un uomo di 43 anni si è gettato dal terzo piano di una palazzina a Modena. In un biglietto lasciato la vittima spiegava il suo gesto anche col timore di perdere il lavoro.
11 gennaio - Un 49enne si è lanciato dal tetto di un'abitazione a Mirto Crosia (Cosenza). Aveva perso il lavoro a giugno e da allora soffriva di crisi depressive.
4 febbraio - L'azienda non si è aggiudica una importante gara d'appalto e un dirigente di 62 anni, temendo di essere rimosso, si è suicidato nel suo ufficio a Frosinone.
8 febbraio - Si toglie la vita un commerciante di 59 anni, titolare di un negozio a Milano. In una lettera l'uomo si definisce un fallito.
9 febbraio - Un operaio tessile disoccupato si suicida a Guarrato (Trapani).
10 febbraio - «Non ce la faccio più» lascia scritto un imprenditore di Cadoneghe (Padova), 54 anni, che non ha retto alle difficoltà economiche che lo avevano costretto a sospendere la produzione.
12 febbraio - Un uomo di 57 anni, rimasto disoccupato dopo aver lavorato tanti anni in Veneto, si suicida a Domusnovas, in provincia di Carbonia Iglesias.
24 febbraio - Un piccolo imprenditore di 50 anni si uccide nel magazzino della propria ditta ad Alfonsine (Ravenna).
7 marzo - Un imprenditore 65enne di Schio (Vicenza), si uccide all'interno della sua azienda, che stava attraversando un periodo di difficoltà.
19 marzo - Un disoccupato di 53 anni si toglie la vita a Napoli. Era stato licenziato da poco.
20 marzo - Un disoccupato si toglie la vita a Napoli.
5 aprile - Una coppia di anziani, lei pensionata (68 anni) e lui esodato (62 anni) si toglie la vita a Civitanova Marche. Il doppio suicidio causato dalle precarie condizioni economiche.
9 aprile - In Sardegna, nel nuorese, un imprenditore di 53 anni si uccide nella sua segheria. In Veneto, nel bellunese, un uomo di 46 anni si è ucciso per paura di perdere il lavoro dopo che l'azienda dove lavorava aveva annunciato possibili provvedimenti di mobilità.
14 aprile - Ben tre suicidi: un imprenditore ortofrutticolo a Torino, un operaio disoccupato in Ciociaria (Lazio) e una donna licenziata nelle Marche.

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